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“Frammenti di cielo”

Un fumetto per raccontare “i doni” che cadono dal cielo

Noi non lo sappiamo ma ogni giorno il cielo ci regala decine di suoi “frammenti”: riuscire a trovarli è complicato ma se ci si riesce, si è trovato un vero tesoro. E noi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica ve lo raccontiamo in un fumetto.

C’erano una volta Davide Gaddi, un ciclista famoso per i suoi viaggi di beneficenza, e la cagnolina Pimpa che camminavano sereni accanto all’argine del fiume Secchia, vicino a Cavezzo, paesino dell’Emilia Romagna in provincia di Modena. Era il 4 gennaio del 2020, una fredda giornata invernale, paciosa e pigra, come sempre succede i primi giorni dopo Capodanno. L’ aria frizzantina e nebbiosa avvolgeva i due amici finché, tra Ponte Pioppa e Ponte Motta, Davide viene strattonato da Pimpa che inizia a puntare verso un punto ben preciso. Incuriosito, Davide segue il fiuto della cagnetta finché capisce cosa avesse destato la sua curiosità canina; Pimpa aveva iniziato infatti ad annusare uno strano sasso nero, levigato e luccicante.

La copertina del fumetto “Frammenti di cielo” edito INAF

Davide, sorpreso, si avvicina a quel pezzetto inanimato e poco dopo si rende conto che è molto  diverso da tutti gli altri che lo circondano. Passione astronomica e buon fiuto fanno capire al nostro ciclista cos’è realmente quel piccolo sasso: un frammento di un meteorite!

Caspiterina! Niente male come fortuna eh? Un regalo dal cielo per il nuovo anno.

In realtà, proprio del tutto fortuna non è stata. Davide Gaddi, infatti, sapeva che proprio il primo gennaio di quello stesso anno era caduto un meteorite (ne cadono in media una ventina al giorno, ebbene sì) proprio nei pressi di Cavezzo. E lo sapeva perché esiste un progetto italiano dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) che è nato per monitorare proprio la caduta “pezzi di cielo”: si tratta della Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera (PRISMA), costituita da 60 telecamere sparse in tutta Italia. Il ritrovamento della meteorite di Cavezzo, con successiva identificazione dell’asteroide progenitore, è stato il primo caso per PRISMA, e assolutamente non l’ultimo.

Ecco qui, la ricetta perfetta: un progetto scientifico e una bella storia da raccontare. Ricetta per cosa, vi chiederete voi. Beh, per il “Gruppo Storie” dell’INAF. Ma andiamo con ordine.

Il primo (di due) pezzetti del meteorite caduto vicino Cavezzo, trovato da Pimpa e raccolto da Davide Gaddi . Credits: MediaINAF

Chi segue la mia rubrica sa quanta importanza penso abbia la divulgazione scientifica e quanto sia fondamentale, per riuscire a metterla in atto in modo efficace, saper raccontare la Scienza con serietà ma non con seriosità. Ecco, da questi principi basilari all’interno dell’INAF è nato, proprio nel 2020, il Gruppo Storie: un insieme di sedici (per ora) persone, da Nord a Sud dell’Italia, che si propone di guardare il cielo e lo stesso INAF con occhi particolare, raccogliendo e raccontando le storie che si celano dietro ogni oggetto celeste e i tanti aspetti della Ricerca Scientifica. Per lo più è costituito da astronom*, ma non solo: fanno parte del gruppo collegh* che si occupano in vari modi di scienza, comunicazione e di risorse informative (libri, riviste, fotografie). Tanti sono i progetti nati da questo insieme di menti entusiaste e un po’ matte, per grandi e piccoli. Uno dei più grandi è il Concorso Rodari, “A Gianni Rodari via Lattea quaraquarinci”, competizione di scrittura annuale a tema astronomico ispirato alle storie di Gianni Rodari per scuole primaria e secondaria di I grado (avete tempo di partecipare alla nuova edizione fino all’8 gennaio 2024!). Poi abbiamo “Briciole Spaziali”, una rubrica spaziale sempre attiva e vietata ai maggiori di 14 anni, nella quale bimb* e ragazz* possono proporci o la recensione di un libro a tema astronomico o la trattazione, a parole loro, di un argomento di astronomia, contando sulla pubblicazione nella pagina dedicata. Abbiamo poi creato il portfolio degli spettacoli teatrali dell’INAF e un podcast astronomico per bambini e bambine, nato dalla collaborazione tra l’associazione “realtà Debora Mancini” e alcuni membri dell’INAF, “Martina Tremenda nello Spazio”. Le prime 6 puntante le potete trovare su tutte le maggiori piattaforme per podcast e le altre 6 sono in preparazione. Orecchie aperte! (tutti i dettagli potrete trovarli nel link alla fine dell’articolo)

In primo piano la camera all-sky di Pino Torinese, il primo rilevatore della rete PRISMA a entrare in servizio nel 2016. E in alto a sinistra il logo del progetto PRISMA. Credits: https://www.scienzainrete.it

Ed eccoci qui all’ultimissimo progetto a cui il Gruppo Storie ha dato vita: il fumetto! Ebbene sì, quando ci siamo trovat* di fronte alla bellissima Storia di Davide Gaddi e della cagnetta Pimpa legata fortemente ai “frammenti” di cielo che cadono sulla nostra Terra (e pensate che a entrambi sono stati dedicati due asteroidi successivmaente), mettendo insieme un po’ di idee e sfruttando la possibilità di avere un finanziamento proprio dal progetto PRISMA e dal suo responsabile Daniele Gardiol (parte anche lui del Gruppo Storie), abbiamo deciso di intraprendere questa avventura.

Ovviamente l’entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco hanno avuto una parte fondamentale ma da soli non sarebbero bastati. E quindi, sei temerari del Gruppo Storie, Adamantia Pazis, Francesca Brunetti, Davide Coero Borghi, Daniele Gardiol, Daria Guidetti e me medesima, si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato a lavorare. Primo passo, la creazione della storia: inizialmente focalizzata per i ragazzi, in un passo successivo si è evoluta creando un filone per i più grandi. In questo modo fantasia e realtà si sono incontrate e hanno iniziato ad andare braccetto, come dovrebbero fare nella vita quotidiana. Una volta presa forma, questa Storia però avev assoluto bisogno di qualcuno che le desse luce e, per quanto pieni di entusiasmo e follia, nessuno di noi ha uno spiccato talento nel disegno. 

Presa coscienza di questo, è iniziato un lavoro non banale per cercare e parlare con divers* fumettist*, con tutte le problematiche del caso; trovare un’oretta libera per noi e per loro, trattare sulla questione economica ma soprattutto spiegare cosa avevamo in testa e come avremmo voluto che venisse realizzato. C’è voluto un po’ ma poi ecco l’illuminazione: Francesca Poppi, alias Matitaelettrica, ha saputo da subito interpretare quello che fino a quel momento era soltanto un contorno vago nelle nostre teste. Francesca, è graphic e web designer freelance, come lei stessa si definisce sul suo blog. La sua bravura l’ha coinvolta in molteplici progetti, dalla miniaturizzazione di libri e agende alla creazione di guide “semiserie” sulla ricerca bibliografica e l’educazione finanziaria allo sviluppo del front-end dei prodotti di differenti aziende. Tra questi c’è anche la collaborazione con l’INAF che non è iniziata con questo fumetto. Francesca, infatti, ha illustrato magnificamente i premi per la seconda edizione del concorso di scrittura per bambini Gianni Rodari, ideato sempre dal Gruppo Storie INAF. E non finisce sicuramente qui.

Logo del Gruppo Storie dell’INAF

Insomma, Matitaelettrica ha preso tra le mani la nostra storia e, usando le sole tonalità principali del cielo (blu e giallo) le ha dato vita in modo impeccabile: ecco Aurora, la nostra protagonista, e poi Pimpa e i pianeti e l’asteroide. Noi abbiamo assistito affascinati al quasi “magico” processo di creazione delle sue mani. 

Homepage del sito della fumettista e web designer Francesca Poppi, alias Matitaelettrica

Nel frattempo, nonostante l’entusiasmo e lo stupore di fronte alla storia che stava prendendo vita, non siamo stat* con le mani in mano e abbiamo creato delle Schede Informative per approfondire gli argomenti all’origine della nostra storia. Si trovano tutte alla fine, in modo da permettervi di godervi il fumetto senza interruzioni e racconano i Sassi Spaziali e le loro principali caratteristiche, approfondiscono meglio il lavoro della Rete PRISMA, vi spiegano dove poter andare a vedere dei veri meteoriti in Italia e quali siano stati gli impatti storici più famosi ma non solo: là sopra vi spieghiamo per bene cosa fare nel caso fortunato in cui siate proprio voi a trovare un frammento di cielo a Terra!

Messo tutto questo lavoro insieme, discusso, corretto, migliorato, il nostro piccolo gioiellino ha preso forma e ora, finalmente, è disponibile per il download gratuito online, per regalare a tutti voi piccoli e grandi i nostri “Frammenti di Cielo”!

Siamo rimasti talmente entusiasti da questa esperienza che abbiamo tutta l’intenzione di ripeterla, grazie anche a un altro progetto INAF, “Sorvegliati Spaziali”, capitanato da Daria Guidetti e interamente dedicato alla divulgazione legata al concetto di Difesa planetaria: tutto ciò che riguarda possibili impatti sulla Terra di asteroidi e comete, dei rifiuti spaziali in orbita attorno al nostro Pianeta, dei fenomeni più o meno violenti del Sole e, appunto, delle meteore e meteoriti di cui si occupa il fumetto. Dato il risultato ottenuto, ci è sembrato quasi ovvio decidere che le mani saranno sempre quelle della nostra eccezionale Matitaelettrica.

Una piccola anteprima delle schede informative che troverete alla fine del fumetto “Frammenti di Cielo” e che potranno rendere anche voi cacciatori di frammenti di cielo.

Concludo questo mia bollicina spaziale, l’ultima di questo 2023, citando un concetto espresso nel libro postumo del nostro Piero Angela, “Dieci cose che ho imparato”. 

Piero sottolinea come da sempre Scienza e Tecnologia vengono considerate “altro” rispetto alla cultura, come se non ne facessero parte. Pensateci anche voi: in molte riviste, nei giornali o anche nelle trasmissioni televisive si parla di cultura (in tutte le sue moltissime sfaccettature) e poi, separatamente, c’è una sezione “Scienza e Tecnologia”. Questo è in parte alla base dell’eterno giustificativo che spesso le persone avanzano dicendo, quasi con orgoglio, “Ah ma io di matematica (leggi scienza, fisica, tecnologia) non so nulla”. Ecco, forse dovremmo iniziare a capire che la Scienza è cultura, esattamente come lo sono l’arte, la letteratura, la musica ed è accessibile a tutt* coloro che vogliono saperne di più. 

Ovviamente siamo noi scienziat* a dover studiare e capire il modo migliore per rendere la Scienza accessibile davvero, imparando a parlarne con linguaggio semplice e accattivante, anche aiutandosi con mezzi meno “scientifici”, come appunto un fumetto. Uno sforzo però serve anche da parte di tutte le altre persone, iniziando a considerare la Scienza come cultura e capendo che conoscerla può solo arricchire testa e anima.

il QR code che vi rimanda alla pagina per scaricare il PDF del fumetto indicato dalla nostra piccola grande Aurora, protagonista del fumetto.

E con questo, invitandovi a scaricare il nostro “Frammenti di Cielo” per regalare un pezzetto di fantasia e cultura scientifica a chi amate e anche a voi stessi, vi auguro un Natale pieno di serenità, di sorrisi di bimbi e di cibo, e un 2024 che possa cullarvi nella gioia.

Il FUMETTO: 

https://edu.inaf.it/wp-content/uploads/2023/10/Frammenti-di-cielo-ONLINE.pdf

http://www.prisma.inaf.it/ 

https://www.matitaelettrica.it/

Martina Cardillo