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Introduzione a “La Divina Commedia”

Avvicinandosi l’inizio della pubblicazione della nuova edizione NECOD de La Divina Commedia – con l’uscita del tomo i, riservato all’Inferno, prevista nell’autunno del 2021, mentre l’Introduzione generale è riservata al tomo iv, che uscirà più tardi –, il Curatore ha ritenuto di anticipare quest’ultima perché il lettore possa avere fin dall’inizio una visione complessiva del nuovo profilo del poema quale risulta dal rinnovato sforzo di restauro testuale e d’impegno esegetico. Vengono riconosciute due nervature profonde che attraversano tutto il percorso narrativo dell’opera, conferendole uno spessore e un valore semantico passati finora del tutto inosservati: da un lato un nascosto lacerante conflitto ideologico con Guido Cavalvanti, che, esploso dopo la dedica a lui della Vita nuova, effetto di quella dedica, trova il suo esito poi nella Commedia; dall’altro una velata ma progressivamente scoperta ambizione di dare all’opera una valenza per cui essa sia non soltanto il messaggio, pur altissimo, di un poeta, ma il contributo di un uomo di fede che, sostenuto dalla grazia di Dio, intenda adempiere a una missione di salvezza dell’umanità. Perciò l’appello al «sacrato poema», il «poema sacro, / al quale ha posto mano e cielo e terra », che potrà meritargli « l’amato alloro », l’incoronazione poetica, convalida e sigillo del felice compimento della sua “missione”.

ENRICO MALATO, professore emerito di Letteratura italiana nell’Università di Napoli Federico II, filologo, critico letterario e storico della letteratura, è presidente della Commissione scientifica preposta all’Edizione Nazionale dei Commenti danteschi e coordinatore della «Nuova edizione commentata delle Opere di Dante (NECOD)» promossa dal Centro Pio Rajna. Ideatore e direttore di una grande Storia della letteratura italiana (14 voll., 1995-2005), è direttore responsabile dei periodici «Filologia e Critica», «Rivista di Studi Danteschi.

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