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Rome Art Week incontra il Miami New Media Festival 2023: “La pace è l’unica strada possibile per la guarigione globale”

La suggestiva Villa Altieri di Roma ha accolto la prima italiana della XVIII edizione del Miami New Media Festival, la “Video Art Raw”, un evento che ha presentato giovedì 26 ottobre le cinque opere di videoarte vincitrici della call italiana realizzata in collaborazione con la Rome Art Week: “Forare Ferida” di Victoria Thomen, “Guerra & Pace” di Teresa Bianchi, “Compost n.3” di Citron | Lunardi, “Aprite il cielo” di Emanuele Marsigliotti e “White Line” di Manuel De Marco. Menzione speciale per l’opera “Shadow to Substance” dell’artista taiwanese Mu Tuan.

Il MNMF è un festival americano fondato dall’artista Andreina Fuentes Angarita, con l’obiettivo di esplorare le forme più avanzate dell’audiovisivo e dei nuovi media per la produzione artistica. Il tema curatoriale di quest’anno è “Global Healing”: parlare di guarigione globale in questi giorni è molto opportuno in un mondo che tribola tra tante guerre e conflitti, perché l’arte può aiutarci a trovare modi per riunirci e prenderci cura di noi. 

La serata è stata inaugurata dal direttore della Rome Art Week, Massimo Padovan Di Benedetto, che ha approfondito sulle nuove prospettive creative del new media art: “Nell’arte fisica, chiamiamola così, il punto de vista dell’artista è singolo e ti invita a guardare la realtà che ti circonda con i suoi occhi; altrettanto più interessante è l’arte multimediale, perché nel video c’è un insieme di punti di vista; cioè, io ti racconto una storia, non ti racconto un fotogramma fisso che ti fa vedere qualcosa…”.

Così la call for video artist aperta in Italia, ha portato alla luce l’idea metaforica di guarire una ferita attraverso il tempo. È l’opera di Victoria Thomen, dove la ferita è rappresentata dalle cicatrici causate dallo sviluppo urbano sfrenato, versus la capacità della natura di guarirle. Invece, Manuel De Marco riflette sul concetto di rispetto, nella correlazione tra l’essere umano e lo spazio che lo ospita. L’artista mostra una performance camminando lentamente, a piedi nudi, servendosi di un rotolo di carta bianca per non lasciare alcuna traccia sul terreno.

Teresa Bianchi mostra la guarigione animica di guerre prestoriche infiltrate nelle radici dei DNA del potere, che prima o poi esplodono. Emanuele Marsigliotti ci porta a rivolgere gli occhi, fissi, verso l’orizzonte oscuro, quegli occhi di chi non trovano pace in questo mondo e ci porta a guardare dentro noi stessi.

Ancora, tra i vincitori troviamo a Citron-Lunerdi che guarda oltre, verso un mondo “compost umano”, caratterizzato da un corpo femminile che naviga in un paesaggio liquido, come linfa vitale di una possibile rigenerazione per un essere ibrido umano/non umano, come segno di guarigione.

E chiudiamo con la partecipazione speciale dell’artista taiwanese Mu Tuan, che fa immergere lo spettatore in un giardino virtuale, invitandolo a domandarsi “cos’è la libertà spirituale?”.  Viviamo un’era di stress e di rapido sviluppo, che rende difficile trovare la pace, mentre la tecnologia può essere uno strumento utile per calmare i nostri cuori e le nostre menti, per riscoprire il proprio equilibrio nello spazio, raggiungendo la guarigione globale tanto desiderata. In fine, la call italiana del MNMF 2023 ha evidenziato che la pace è l’unica strada possibile per la guarigione globale.

Il Miami New Media Festival, promosso dalla fondazione americana Arts Connection, è una grande festa di arte contemporanea con sede a Miami, che incoraggia la partecipazione di video-artisti di qualsiasi età (+ 16 anni) e qualsiasi genere, senza restrizioni di nazionalità o residenza, per promuovere la creazione artistica attraverso la tecnologia e i nuovi media. Dal 2017, ogni anno si apre un bando di partecipazione italiano in collaborazione con la Rome Art Week, che in passato ha avuto come sede il Museo di Arte Contemporanea di Roma (Macro) e il Centro Studi Americani.

Marinellys Tremamunno