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WOMAD 2023. MUSICA ARTI E DANZE DI TUTTO IL MONDO SI DANNO APPUNTAMENTO A ROMA. CI SARA’ ANCHE PETER GABRIEL?

DAL 9 ALL’11 GIUGNO IL VILLAGGIO GLOBALE DI VILLA ADA SARA’ PALCOSCENICO PER ARTISTI E WORKSHOP, PRONTI A RACCONTARE E RIFLETTERE SU IMPORTANTI TEMATICHE SOCIALI E AMBIENTALI. IL 7 GIUGNO IL CONCERTO DELLA CANTANTESSA CARMEN CONSOLI DARA’ IL VIA ALLA TRE GIORNI CAPITOLINA PRESSO L’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA “ENNIO MORRICONE”.

ROMA – #WomadRoma ai blocchi di partenza. Si è tenuta il 16 maggio, a Palazzo Valentini di via 4 novembre, la presentazione del Festival, ideato nel 1980 dal musicista Peter Gabriel, alla presenza dei maggiori esponenti politici del turismo e della cultura, del Direttore Chris Smith e degli attori principali che sono lo zoccolo duro del Festival:

Helikonia Eventi, Globart, che si occuperà di tutta la comunicazione; Arci Roma; Artemedios; Rai Radio 1; InsideArt; Atac; e il sostegno di uno dei maggiori locali di Roma, l’Alcazar.

Da sinistra Marina Luca (GlobArt), Chris Smith, Roberto Grossi, Mariano Angelucci (Presidente XII Comm. Capitolina) Valentino Saliola, Vito Scalisi (Presidente Arci Roma)

COS’ E’ IL WOMAD

Il WOMAD è il più prestigioso e importante Festival al mondo di World Music e nuove tendenze che promuove la cultura delle diversità in tutte le sue forme, dalla musica, all’arte, alla danza per affermare l’importanza e il valore di una società multiculturale.

In apertura, l’Assessore alla Cultura, Miguel Gotor, spiega perché credere fortemente in tali progetti:

“Questo Festival ha 40 anni di storia alle spalle e porta con sè un messaggio di integrazione, di tolleranza che passa attraverso la musica e le arti; si propone su scala globale, internazionale di promuovere la cultura della diversità perfettamente nello spirito con il quale ci stiamo impegnando con l’assessore Onorato, con gli organizzatori, con i consiglieri e con la Presidente della Commissione Cultura, Erica Battaglia, di fare di Roma un crocevia di queste esperienze internazionali che si servono della cultura e della bellezza come grande manifesto e veicolo promozionale

L’evento mondiale approda finalmente per la prima volta a Roma, dopo dieci anni di trattative non andate finora mai a buon fine, come sottolineato dall’ Assessore ai grandi eventi, sport, turismo e moda, Alessandro Onorato:

“In una città complessa, dalle potenzialità uniche, quando ci credi alle cose si hanno dei risultati; questa è la differenza fondamentale tra teorizzare e concretizzare una Città. (…) In questo anno e mezzo c’è una grandissima ripresa degli appuntamenti culturali, artistici, dei grandi appuntamenti della moda, dell’arte, dei concerti. Nel 2022 lo scorso anno Roma, dopo 11 anni, torna ad essere la prima Città d’Italia per biglietti venduti nella stagione concertistica, oltre 2 milioni di biglietti venduti, 500.000 in più di Milano. Immaginate il valore culturale, lavorativo, economico, sociale della Città. E questo avviene a pochi mesi di distanza da una pandemia drammatica che ha travolto in particolar modo tutti i settori educativi, aggregativi, culturali, artistici. Tutti noi qui vogliamo dare un impulso forte a quello che è un po’ il DNA di questa Città.”

L’ORGANIZZAZIONE

L’edizione romana del WOMAD 2023 è affidata a HELIKONIA MUSIC&EVENTS, una realtà presente a Roma dal 1992, che svolge un’intensa e poliedrica attività di produzione e edizione musicale e che negli anni si è specializzata nell’organizzazione di eventi e concerti live, in sinergia con Musica per Roma e Auditorium Parco della Musica.

Ad illustrare il Villaggio Globale di Villa Ada e il programma del Festival è intervenuto Valentino Saliola di Helikonia, molto emozionato perché vede realizzarsi uno dei suoi sogni più grandi e soprattutto di aver potuto renderlo fruibile a quante più persone possibile, grazie al suo prezzo davvero popolare.

(QUI IL SITO dove trovare le info su programma, orari e biglietti

https://www.womadroma.it/  e il QR per i dettagli con le informazioni sui concerti e i workshop )

LE ATTIVITA’

A coordinare Womad Roma è l’Ass.ne GlobArt, incaricata anche della comunicazione. Il suo Presidente, Il Prof. Roberto Grossi, ha commentato tutte le attività di workshop che si succederanno dalle 11:00 alle 16:00 al Villaggio Globale di Villa Ada:  

“Quando mi è stato proposto da Valentino (Saliola) di dargli una mano non ci ho pensato su molto. Womad è unico! Perchè la musica, l’arte non sono il fine dell’attività; lo spettacolo non è importante per lo spettacolo ma trasmette dei valori di cui abbiamo tutti bisogno, di cui tutti parliamo e sulle quali però bisogna innescare il cambiamento. L’ immagine video che ha curato Sabrina Taddei nella quale c’è un leone, il simbolo del Womad, si è incentrata sullo sguardo dell’animale a richiamare la responsabilità individuale di ciascuno di noi ai valori di cui è portatore Womad. Questo leone che rappresenta la natura, il richiamo forte a  temi, vive su una filigrana che è che quella di Michelangelo Buonarroti in piazza del Campidoglio, cioè quella dell’uomo rinascimentale, cioè la civiltà e la natura devono andare di pari passo, questa è la scelta del Progresso.  Tutte le attività sono una parte fondamentale di questo percorso perché mirano a fare in modo che attraverso il gioco, la partecipazione, il pensiero la riflessione si acquisiscano quelle energie di cambiamento portate nel mondo da Womad.”

Da sinistra Mariani Angelucci, l’Assessore ai Grandi Eventi Alessandro Onorato, l’Assessore alla Cultura di Roma Miguel Gotor

LA LOCATION

Quanto alla location, nessun dubbio!  La scelta di installare un Villaggio Globale a Villa Ada è stata dettata dalla vocazione del luogo stesso, come dice il Presidente di Arci Roma, Vito Scalisi:

“Quando l’organizzazione ci ha chiesto quale fosse il posto più adatto dove ospitare il Festival noi di Arci Roma abbiamo subito individuato in Villa Ada la cornice più adeguata, perchè negli anni passati è già stata attraversata per tantissimi anni dalla world music, nel progetto Villa Ada incontra il Mondo, e da una sperimentazione artistica, già condivisa con Womad negli anni ’94 ’95 ’96, che sono stati gli anni della seconda, terza e quarta edizione del progetto che esaltava l’incrocio musicale e portava a Roma una diversificazione di contenuti artistici provenienti da ogni parte del mondo.”

CI SARA’ ANCHE PETER GABRIEL?

Non sono mancati ovviamente i saluti da parte di Peter Gabriel, che non ha ancora svelato la sua partecipazione fisica all’edizione romana. Con un videomessaggio, il musicista inglese ha detto che non vedeva l’ora di portare il Womad a Roma, ribadendo che è un Festival antirazzista e che il Womad si assume un ruolo importante nel portare il Mondo al Mondo e aiutare i suoi abitanti a pensarsi come cittadini del mondo

Concetto affermato dal Direttore del Womad Chris Smith, presente in Sala, che ha ricordato il Tour musicale di Peter Gabriel, che lo vedrà protagonista anche in Italia, che considera come fosse la sua seconda casa. Smith ha accennato alle difficoltà economiche iniziali della nascita del Festival ma che oggi porta tanta soddisfazione grazie alla caparbietà di non aver mai mollato e di aver creduto sempre in questo progetto inclusivo. “Il Womad  – dice –  è la celebrazione di tutti i valori buoni del mondo, delle similitudini:  il mondo è come un’unica comunità. L’arte è cultura! E garantire ciò si può solo lavorando sodo soprattutto in contesti come questo. E’ importante la formazione che offre il Womad sulla diversità e il multiculturalismo e perciò mi auguro una viva e numerosa partecipazione all’evento di tante persone e famiglie”

Stella Valzecchi