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La poetica di Anna Santoliquido nel saggio di Lorenzo Spurio

Tra i tanti saggi dedicati alla poetessa Anna Santoliquido c’è uno che ricalca fedelmente la personalità  della Nostra autrice, è La ragazza di via Meridionale – percorsi critici sulla poesia di Anna Santoliquido Nemapress edizioni dello scrittore, poeta e critico letterario Lorenzo Spurio, con prefazione di Vincenzo Guarracino, postfazione di Neria De Giovanni, un pamphlet a cura di Cinzia Baldazzi, poesie tradotte in latino dal professore Orazio Antonio Bologna e una interessante intervista alla stessa autrice.

Partendo dal concetto che l’arte è intuizione e che il ruolo della critica letteraria è un percorso necessario per comprendere la letteratura, è lecito pensare che l’approfondimento del critico ha una funzione importante poiché invita a riscoprire la bellezza delle opere in modo più consapevole e approfondito, ricordandoci che abbiamo un’anima ed una sensibilità da coltivare. Non sarà la soluzione a nessun problema ma la poesia è un’ancora per la nostra esistenza, per dirla con Edward Morgan Foster.

La vasta produzione di Anna, donna energica e sempre pronta a promuovere cultura, non poteva non attirare l’attenzione, come afferma Spurio, per “le numerose sfaccettature di un’intellettuale di alto calibro”. L’esigenza di indagare e cogliere per quali vie sotterranee la poesia di Anna, voce del Sud, stia contribuendo al rinnovamento del genere poesia, ha messo in moto un percorso che segue la diversa sensibilità linguistica della Nostra come momento propulsivo della ricerca di nuove vie di sviluppo della poesia italiana contemporanea. 

“La sua professione di docente di lingua e letteratura inglese” afferma Neria De Giovanni nella postazione “ha certamente influito sulla sua reale capacità di interloquire non soltanto con modelli culturali diversificati, ma soprattutto di confrontarsi con l’evolversi stilistico e formale del linguaggio poetico contemporaneo”. Rilevanti sono anche le parole di Vincenzo Guarracino, che cura la prefazione, nell’affermare che il saggio di Lorenzo Spurio “… è quanto mai illuminante e puntuale fin dal titolo”.  

Il Sud, dall’unità d’Italia in poi, se si fa eccezione per l’ermetismo di matrice quasimodiana, non è mai stato capace di produrre una letteratura egemone, grandi personalità sì, ma isolate, e questo vale anche per il genere poetico. Pertanto, come scrive il critico Spurio “la poesia di Anna è importante da conoscere perché, se è vero che parte da lontano e ha radici nella terra di provincia, arriva sino a noi e fa propri i dilemmi dell’uomo d’oggi”. Un mezzo superiore che permette di comunicare emozioni, stati d’animo, concetti, in modo più potente ed efficace. I suoi testi si rivolgono agli amanti della poesia e a tutti coloro che semplicemente hanno voglia di approfondire le tematiche ad essa inerenti. 

Questa campionatura del Poeta del Sud, a mio avviso, viene incontro all’esigenza di indagare come la poesia del Sud possa contribuire al rinnovamento del genere poesia ma non tanto per la forza specifica delle singole realtà regionali quanto per la capacità di fare, tutte insieme, massa e peso specifico, a cui Anna dà il suo importante contributo e che Spurio mette in luce nel suo interessante saggio dalle diverse cifre interpretative: come il risveglio della coscienza, la presa di posizione della passione civile del Poeta e la sua profonda spiritualità che ampiamente riecheggiano ne “La casa di pietra” che fa parte della raccolta I figli della terra pubblicata nel 1981. 

La grande forza evocativa che si coglie nella poesia della Santoliquido, testimone del suo tempo che esercita un profondo esame di coscienza, “conduce alle radici dell’essere, per dialogare con l’Io profondo, fortificarsi e interagire con la realtà esterna”, come afferma la stessa poetessa nell’intervista che segue il prezioso saggio. 

Per concludere: se è vero che “La poesia deve generare bellezza e alimentare la speranza”, come prosegue la Nostra nell’intervista, allora mi piace pensare che le case dei poeti sono chiese e le poesie sono preghiere.

*Giulia Poli Disanto, scrittrice

Giulia Poli Disanto