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Un altro mondo c’è: imprenditori italiani illuminati, II parte

Continua il viaggio nel mondo degli Italiani che si adoperano per il bene di tutti, creando ricchezza ed economia all’insegna di idee e di progettualità nuove, nel pieno rispetto dell’ambiente. 

Con Sekkei e Grycle siamo nel migliore dei mondi futuri possibile, il mio augurio è che queste attività possano rappresentare in tempi brevi un punto di riferimento per tutti noi.

A Pomezia, nel Lazio, brilla la stella di Sekkei, brand giovane, che realizza mobili e arredi in cartone, un modo diverso per arredare casa e per comunicare i valori della sostenibilità ambientale presentando una soluzione concreta. Un design originale e sostenibile che nasce dall’idea di giovani e creativi imprenditori, Matteo Giovannone e Ylenia Zaccari, che hanno deciso di creare pezzi d’arredamento per ogni esigenza, creazioni di tendenza, pratiche e ideali per arredare spazi commerciali e stand fieristici per imprese e negozi, tramite gli arredi in cartone. Un’impresa familiare che usa un solo macchinario, il cui obiettivo è di portare la sostenibilità, anche a livello di prezzo, dentro ogni casa. Afferma il titolare: “Le nostre creazioni sono realmente verdi e non lo dico per fare scena. Ci sono molte controversie nel mondo del biologico e del green, molti dei prodotti vanno di “moda” ma non sono realmente sostenibili in tutto e per tutto. I nostri mobili sono interamente in cartone, un cartone riciclato (percentuali dal 60-80%) e la cellulosa vergine aggiunta è proveniente da fonti sostenibili, tutti prodotti provenienti da procedure biocompatibili e completamente riciclabili. Della sostenibilità ambientale attraverso i nostri prodotti, che stanno rivoluzionando il modo di vivere la casa e l’arredo ma anche di tutti i prodotti sostenibili che noi proviamo dentro casa parliamo nel nostro portale dedicato www.esseresostenibile.com” 

L’Azienda è attiva anche nel campo del sociale, collabora con associazioni come La Via dei Colori Onlus che da dieci anni lavora contro ogni tipo di violenza infrastrutturale e con la Chiara per i bambini nel mondo a un progetto per aiutare i senza tetto della stazione Termini di Roma. 

Per finire, cura rubriche sui loro siti internet sekkeidesignsostenibile.it ed esseresostenibile.com in cui cercano di comprendere come un’economia circolare sia possibile solo attraverso un cambio di marcia.

Nel mondo della ricerca scientifica e in particolare in quella del trattamento dei rifiuti, opera un’altra Azienda giovane di Milano, Grycle, Technologies to Life. Grycle è una macchina che trasforma i rifiuti indifferenziati in granuli di materia prima, separati automaticamente e riutilizzabili nei processi di trasformazione industriale, riducendo così il volume dei rifiuti di oltre il 90%. Questo è possibile grazie a un modulo d’intelligenza artificiale che le consente di imparare progressivamente a riconoscere nuovi materiali e di compiere la raccolta differenziata manualmente.

Il progetto viene concepito nel 2016 nel Gymnasium di InnoVits, acceleratore d’impresa no profit con base al MIP, la Business School del Politecnico di Milano, quando uno studente, Edoardo Carlucci, vi si presentò con un’idea tanto semplice quanto rivoluzionaria. Dopo una visita a Ecomondo, l’evento di riferimento per la green economy, Carlucci aveva immaginato che fosse possibile concentrare un intero processo industriale per il trattamento dei rifiuti in una macchina di piccole dimensioni. In questo modo sarebbe stato possibile ritrasformare i rifiuti in materie prime riusabili, senza bisogno di raccoglierli e trasportarli per decine di chilometri per la trasformazione in impianti industriali specializzati. Con Daniele Pes, ingegnere, e Stefania Iacono Pezzillo, economista, costituirono l’impresa. Dopo aver investito i loro risparmi, ricevettero un primo finanziamento da Corner Stones che ha consentito di sviluppare i prototipi fino alla versione più recente, focalizzata sulla macinazione, il riconoscimento e la separazione automatica di materiali di scarto plastici. A quel punto si è aggiunto Tiziano Vicentini, fisico prestato all’informatica, che ha aggiunto un modulo d’intelligenza artificiale a Grycle, grazie al quale evolve nel tempo nella sua capacità di riconoscere nuovi tipi di materiali. 

A sostenere i giovani ricercatori interviene una campagna di crowdfunding con crowdFundMe a cui aderiscono 320 nuovi soci, con una raccolta di circa 350,000 euro. 

Ho rivolto alcune domande a Daniele Pes.

Che cosa vorreste insegnare ai giovanissimi e se credete nel futuro. Abbiamo imparato che per realizzare le idee è necessario avvicinare il dominio dei problemi a quello delle soluzioni. E che per farlo è fondamentale mettere a fattor comune competenze tecnico-ingegneristiche ed economico-finanziarie.

Chi sono i migliori amici dell’uomo? Gli altri uomini.

Che cosa vi aspettate dalle istituzioni? La principale barriera all’entrata di Grycle è data dalle normative sul trattamento dei rifiuti, che non ne consentono la trasformazione se non all’interno di impianti autorizzati. Un’evoluzione della normativa che tenesse conto dei progressi fatti in campo tecnologico agevolerebbe certamente lo sviluppo della nostra innovazione e dell’intero mercato.

Esiste la bellezza? Ovunque. Se ci si mette attenzione, la si trova ovunque. 

C’è bellezza nell’economia? E nella scienza? La scienza è il motore delle nostre speranze di realizzazione, come persone e cittadini. L’economia e i suoi modelli sono strumenti di comprensione delle complessità che dobbiamo affrontare come imprenditori. La bellezza, in scienza ed economia, la troviamo nella capacità di sintesi che si trova nei rispettivi modelli. È con quei modelli che lavoriamo continuamente per dominare le complessità.

*Massimo Pamio, scrittore

Massimo Pamio