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Il coraggio di osare

Franklin Delano Roosevelt, 32° Presidente degli Stati Uniti, disse: “E’ duro non riuscire, ma non aver mai tentato è peggio”; in effetti, per osare serve coraggio, molto coraggio. La vita, ogni giorno, richiede di incamminarci su strade diverse, di effettuare nuove scelte. Ogni uomo è ricco di sogni e ideali che vorrebbe realizzare, ma spesso si percepisce inadeguato, privo di mezzi. Sovente accade che, per non accumulare frustrazioni, l’uomo dimentichi le proprie aspirazioni o si convinca che, alla fine, non siano poi tanto importanti. Eppure, l’essere umano sogna; tutto quello di cui godiamo oggi in campo scientifico, artistico, spirituale, culturale e dei diritti civili, è l’effetto dei “sogni creativi” di uomini e donne del passato. Osare, voler crescere, cercare un miglioramento psicologico e non solo materiale della propria esistenza, è un 

diritto a cui non si dovrebbe rinunciare. Rinunciarvi, sarebbe come calpestare la sfortunata esperienza di chi non può, perché è già condannato a sopravvivere. Osare, può indicare l’azione necessaria affinché da uno stato di inerzia si passi ad uno stato di movimento  creativo,  per non essere  solo  spettatori, ma veri protagonisti. Osare, si dà spazio all’intelligenza, alla 

fantasia, alla creatività, all’audacia, a volte con un pizzico di follia, per andare oltre gli ostacoli, onde raggiungere quella meta tanto agognata, tenendo conto ovviamente degli altri, dell’emotività individuale, del cuore e della ragione (simbiosi perfetta per un giusto equilibrio).

*Sergio Camellini, psicoterapeuta clinico, poeta, artista.